Salve, volevo sapere come fanno le torpedini a produrre energia elettrica. Grazie

Tutti i pesci che producono elettricità lo fanno per difesa, ma alcuni anche per navigare o comunicare. Ci sono pesci elettrici forti e pesci elettrici deboli.

L’elettricità viene prodotta in un organo posto nella coda.

Questo organo contiene cellule chiamate elettrociti, che ricevono dei segnali simultanei di “fuoco!” dal cervello. Al momento del “fuoco” gli elettroliti sono polarizzati in maniera asimmetrica, agendo come delle batterie collegate in serie.

L’accensione contemporanea degli elettrociti dà come risultato la produzione di scariche nell’ambiente marino (EOD Electric organ discharges). Nei pesci elettrici “forti”, come le torpedini, l’organo elettrico è grande e contiene molti elettrociti, perciò la scarica può raggiungere fino a 600 volt. La intensità varia se l’animale è a riposo o sta cacciando. Ci sono due tipi di scariche: a pulsazione e ad onde. Tutti i pesci elettrici forti ed alcuni deboli emettono scariche ad impulso, i deboli ad onde.

I pesci elettrici non solo emettono scariche ma, nello spessore della pelle, hanno degli organi detti elettrorecettori, che li rendono sensibili anche alle piccole variazioni di campo elettrico, dovuti alla presenza di oggetti vicini. Questo permette ai pesci di “vedere” anche quando è notte o in acque torbide. Il processo è chiamato “elettrolocazione attiva”, perché viene usata la elettricità prodotta da loro stessi.

Combinando la capacità di generare e di ricevere elettricità, alcuni pesci sono in grado di comunicare tra loro. Nei pesci del tipo “a onde”, ogni individuo ha una sua lunghezza d’onda definita, come ogni stazione radio ha una sua frequenza fissa. Quando due individui con frequenza simile si incontrano, i loro EOD interfersicono, provocando disturbi nella elettrolocazione. Per evitare confusione, i pesci cambiano la loro frequenza, fino a separarle in maniera sufficiente per non avere interferenze.
Il meccanismo alla base dell’interferenza nella elettrolocazione fu scoperto da Watanabe and Takeda in 1963 ed è alla base di importanti studi sui modelli di riconoscimento spaziale e temporale e sulla raccolta di informazioni sensoriali.
Il dr. Carl Hopkins si occupa in particolare di elettrocomunicazione, presso la Cornell University.
http://www.nbb.cornell.edu/neurobio/hopkins/publications.htm

Ti segnalo alcuni link, il primo è in italiano, gli altri in Inglese e di diversa complessità.
http://www.seraitalia.com/educational/articoli/gnathonemus.htm#organo
http://www.jcb.org/cgi/content/abstract/24/1/129
http://www.amonline.net.au/fishes/faq/electric.htm