In riferimento alla risposta dellaprofessoressa Giardini: “bolle prima una pentola d’acqua senza sale” mi riservo un’ ultima domanda. La Giardini chiarisce che il composto(acqua+sale)ha una temperatura di ebollizione più elevata rispetto alla semplice acqua, ma cosa mi impedisce di pensare che arrivi prima il composto a ebollizione rispetto all’acqua, dato che l’unione col sale produce un incremento della capacità termica e pure della conducibilità termica? In poche parole: può arrivare prima il composto a 100,5 gradi piuttosto che l’acqua a 100? Grazie attendo risposta!

Tutta la dissertazione sul tempo necessario per portare l’acqua all’ebollizione parte dal presupposto che la quantita’ di calore fornita nell’unita’ di tempo sia costante: il che vuol dire che il fornello su cui mettiamo la pentola eroga una quantita’ di calorie per minuto sempre uguale. E’ necessario fissare questo punto perche’ noi vogliamo valutare l’influenza del sale sulla temperatura di ebollizione e non altri parametri. Chiunque ha fretta di cuocere la pasta usa il fornello piu’ grande!!!

Per cui fornendo sempre le stesse calorie nell’unita’ di tempo se abbiamo bisogno di x calorie per arrivare alla temperatura di 100° gradi saranno necessarie (x+0,005x) calorie per arrivare a 100,5° gradi, se x calorie sono fornite nel tempo t una quantita’ di calorie maggiore sara’ fornita in un tempo piu’ lungo.

Un esperimento molto interessante al riguardo e che consiglio sempre di fare e’ questo: esagerate con il sale, mettetene 2/3 etti e poi sedetevi ad aspettare che l’acqua bolla…….