Per quanto
riguarda i link posso indicarti il sito ufficiale del CERN:
http://welcome.cern.ch/welcome/gateway.html, ma
non sono sicuro che ci siano tutte le risposte che vuoi, quindi porvo a dartele io.
Innanzitutto non ti posso parlare della forza debole (ma anche per la
forza forte sarebbe lo stesso) senza prima farti una breve introduzione a cosa si intende per forza in meccanica quantistica.
Quando normalmente si parla di forza si tende sempre, in virtu’ degli studi di fisica classica (cioe’ non quantistica) che normalmente si fanno alle scuole medie e superiori, a pensare a questi enti come a cose che “spingono” o “tirano” gli oggetti nello spazio.
Inoltre si identifica in genere la forza con la cosiddetta “interazione a distanza” cioe’ con il concetto per cui gli oggetti fisici fannno sentire la propria presenza agli altri oggetti per via quasi mistica, nel senso che la forza agisce istantaneamente ad ogni distanza.
Invece quando si vanno ad analizzare le interazioni (che sarebbe il termine moderno che viene generalmente preferito al suo sinonimo “forza”) in ambito quantistico-relativistico, si scopre che
le interazioni che si esplicano tra le particelle sono generate da uno scambio di altre particelle dette bosoni mediatori.
Inoltre si scopre che a livello quantistico le forze posso provocare effetti diversi dal semplice modificare il moto di un oggetto, ma possono indurre delle vere e proprie trasformazioni, per esempio i gluoni fanno cambiare colore ai quark che li emettono e li ricevono.
Come stavamo dicendo le interazioni si esplicano tramite scambio di determinate particelle: per esempio la forza elettromagnetica e’ trasportata da fotoni, e, in particolare, l’elettrone dell’atomo di idrogeno sente il campo elettromagnetico generato dal protone del nucleo perche’ viene continuamente urtato dai fotoni mediatori emessi dal nucleo.
La stessa cosa accade per le due forze nucleari, la forza forte si sente tramite lo scambio di gluoni da parte dei quarks, mentre la forza debole si sente tramite lo scambio dei suoi propri bosoni mediatori che vengono chiamati W+, W–, e Z0 (che si leggono
doppiavu-piu’, doppiavu-meno e zeta-zero).
La differenza sostanziale sta nel fatto che, dato che le interazioni nucleari si esplicano solo a brevissima distanza, non abbiamo una descrizione macroscopica di queste forze in termini di vettori e di “spinte”, perche’ non c’e’ mai stato bisogno di introdurle e
sarebbe anche sbagliato usarle perche’ in nessun caso le interazioni nucleari
si comportano come delle forze classiche (mentre invece su scale di distanza macroscopiche ha senso parlare di vettore forza elettrostatica o vettore forza gravitazionale).
Tutto questo per dirti che far capire cosa e’ una forza non e’ facile anzi in realta’ e’ impossibile, del resto qualsiasi forza (anche quelle classiche) sono comprese solo nel senso che si sa dire in che condizioni si presentano e a quali effetti danno luogo, e non si riesce a dire niente di piu’ neanche per le forze quantistiche.
Pero’, come abbiamo detto prima, le forze quantistiche provocano anche altri effetti oltre agli effetti di movimento, come abbiamo detto i gluoni fanno cambiare colore ai quarks, allora puoi considerare la forza debole, e i suoi bosoni mediatori, come l’interazione legata ai cambi
di sapore dei quarks e degli elettroni (il sapore di un quark e’ quello che specifichi quando dici che un quark e’ up o down o charm o strange o beauty o truth), inoltre ti posso aggiungere che un’altra reazione in cui e’ coinvolta la forza debole e’ la reazione che da’ luogo alla fornace solare, infatti nei vari passaggi che portano quattro nuclei di idrogeno a fondersi in un nucleo di elio c’e’ una doppia trasformazione di un protone in un neutrone che e’ una trasformazione dovuta alla forza debole (se sai come queste due particelle sono composte in termini di quarks ti accorgerai che per ottenere questa trasformazione e’ necessario che uno dei quarks del protone cambi sapore).