Nel caso verranno confermate le spiegazioni naturali riguardo gli episodi termico\elettrici avvenuti in quel paesino della Sicilia, il CICAP farà un passo indietro riguardo il suo punto di vista basato sull’emulazione esibizionistica?

Il lettore si riferisce evidentemente ai fatti accaduti a Caronia, in provincia di Messina. Come i mezzi di comunicazione hanno ampiamente informato, a Canneto, frazione di Caronia, si sono verificati numerosi episodi in cui diversi oggetti hanno preso fuoco senza causa apparente. Le ipotesi sull’origine dei curiosi fenomeni sono state le più fantasiose: interventi demoniaci, poltergeist, energie geomagnetiche e anche altre congetture più o meno scientifiche circa una possibile origine naturale. Nell’intero panorama delle ipotesi divulgate dai media nessuno ha pensato alla cosa più banale e cioè che gli strani fenomeni potessero essere stati causati fraudolentemente da soggetti umani. Il CICAP ha proposto questa ipotesi ritenendola plausibile poiché in diversi casi analoghi accaduti nel passato la spiegazione risultò essere proprio questa. Inoltre diversi indizi raccolti durante i sopralluoghi concorderebbero con tale ipotesi: ad esempio, certi cavi elettrici apparivano bruciati dall’esterno e non dall’interno come accadrebbe a causa di un sovraccarico di corrente. Sul fatto che gli episodi si siano poi ripetuti così frequentemente, il segretario nazionale del CICAP Massimo Polidoro ha dichiarato: “Dalla nostra esperienza emerge un quadro ricorrente. All’inizio, ci sono autentici disturbi, magari di origine elettrica (cortocircuiti, dispersioni…) del tutto normali, ma ravvicinati nel tempo. Poi qualcuno, colpito forse dal trambusto suscitato da questi episodi, decide per motivi suoi di “intervenire” in proprio e appicca il fuoco qui e là. Appena si diffonde il panico, subentra un processo di emulazione, per cui anche altre persone decidono di fare la loro parte, alimentando così il fenomeno. È un po’ quello che è successo con quelli che avvelenavano le bottiglie d’acqua ai supermercati: all’inizio i casi erano uno o due, ma appena i giornali hanno cominciato a parlarne si sono moltiplicati fino a sparire quando l’attenzione dei media è scemata. Non sto dicendo che anche a Caronia le cose siano andate in questo modo, ma certo è un’ipotesi da considerare e che, mi sembra, ha avuto poco rilievo sui media”.
Quindi il CICAP non ha mai sostenuto che i fatti di Caronia hanno senza dubbio un’origine fraudolenta, ma si è semplicemente limitato a suggerire di non trascurare anche questa possibile ipotesi.

Attualmente le indagini sui fatti di Caronia sono in una fase di stallo. Indubbiamente se emergeranno dati a favore di una interpretazione naturale dei fenomeni, il CICAP non avrà nessuna difficoltà ad accettare le nuove evidenze. Esso, infatti, non parte da alcuna posizione preconcetta e sottolinea semplicemente che prima di formulare teorie fantasiose sull’interpretazione di certi fenomeni occorre esaminare accuratamente tutti i fatti con spirito critico e un sano scetticismo.