Nelle equazioni di Maxwell del campo elettromagnetico si può inserire anche la teoria corpuscolare di Newton, visto che le oem sono di natura corpuscolare e ondulatoria?

La teoria quantistica della radiazione ha mostrato che le onde elettromagnetiche sono composte da quanti di energia, chiamati fotoni. Pertanto si potrebbe sospettare che la teoria di Newton sulla natura corpuscolare della luce sia corretta.
In realtà la trattazione quantistica del campo elettromagnetico ha sì reintrodotto il concetto di particella di luce, ma sotto forma di particelle quantistiche, che quindi sono descritte dalla teoria quantistica dei campi, completamente diversa dalla teoria di Newton, che invece si basava sulla trattazione dei corpuscoli di luce come punti materiali sottoposti alla Meccanica Classica di Newton.
In definitiva quando è necessario tenere conto del comportamento quantistico (e quindi “parzialmente corpuscolare”) delle onde elettromagnetiche si utilizza la teoria di Maxwell nell’ambito della Teoria Quantistica dei Campi. Questa stessa teoria invece va usata semplicemente come una teoria classica (senza integrazioni corpuscolari) quando la quantità di energia coinvolta (cioè il numero di fotoni) è sufficientemente grande da rendere trascurabili gli effetti quantistici.
Ciò non toglie che ci sono molti ambiti in cui la teoria di Newton porta a risultati corretti (per esempio, per studiare la riflessione e la rifrazione delle lenti e degli specchi), ma sempre come teoria a sé, non come integrazione di una teoria ondulatoria.