Perché si parla di doppia fecondazione nelle Angiosperme?

Si parla di doppia fecondazione nelle angiosperme, perché effettivamente questa si svolge in due stadi.

Negli ovuli (femminili) contenuti nell’ovario del fiore vi è una cellula diploide, che, attraverso due processi (meiosi e successiva mitosi), produce otto cellule aploidi, cioè con contenuto genetico dimezzato rispetto alla cellula precursore.

Di queste 8 cellule, due cellule si recano al centro dell’ovulo mentre le restanti si dividono in due gruppi di tre e si dispongono ai suoi due estremi (in genere estremità superiore ed estremità inferiore).

Il granulo pollinico, maschile, si forma nelle antere degli stami ed è composto da 3 cellule aploidi, una che formerà il “tubetto pollinico” e le altre due che saranno direttamente coinvolte nel processo riproduttivo, gli spermi.

Quando il granulo pollinico arriva sull’ovario una sua cellula darà origine al tubetto pollinico, il quale penetrerà nell’ovario e “condurrà” i due spermi fino all’ovulo.

Dei due spermi, uno si fonderà con una cellula del gruppo delle tre che si sono poste all’estremo inferiore dell’ovulo e formerà così l’embrione vero e proprio.
L’altro si fonderà con le due cellule al centro, formando quindi una unica cellula “triploide”, che a sua volta darà origine all’endosperma. Questo è un tessuto nutritizio che ha la funzione di assicurare la crescita dell’embrione.

Le altre cellule degenerano.