Come faccio a spiegare a mia figlia (6 anni) che la storiella dei segni zodiacali è solo una sciocchezza? Lei vorrebbe risposte chiare e semplici ed io non so dargliele. Cosa le dico: sono stupidaggini (cosa di cui sono assolutamente convinta) e basta? Se mi poteste essere d’aiuto ve ne sarei grata, viste le sollecitazioni “insulse” a cui mia figlia viene sottoposta esternamente mio malgrado.


La storiella dei segni zodiacali non è proprio tutta una sciocchezza.
Nasce da una tradizione molto antica di osservazione della volta
celeste. Si basa su un fenomeno astronomico apparente ben noto: la
rivoluzione annuale della Terra attorno al Sole. Mano a mano che il
nostro pianeta si sposta lungo l’eclittica (la sua traiettoria), muta
la prospettiva rispetto alle cosiddette stelle fisse,
ossia l’apparente sfera celeste che avvolge il nostro pianeta: secondo
l’antico schema tolemaico geocentrico, si tratta dell’ultima sfera,
quella che circonderebbe tutte le altre. Oggi sappiamo che non esistono
sfere, ma per comodità talvolta si utilizza ancora la prospettiva
tolemaica.

Come
illustrato dalla figura, il Sole per un osservatore terrestre viene a
trovarsi in una posizione diversa in ogni momento dell’anno rispetto
alle stelle fisse di sfondo, che secondo la tradizione antica vanno a
costituire delle figure ben note, le cosiddette costellazioni. Quelle
lungo la fascia di proiezione del Sole (Zodiaco) sono dodici, e sono i
cosiddetti segni zodiacali. Ovviamente tutto questo, nella
pratica, è osservabile solo all’alba e al tramonto del Sole: mentre
gira attorno al Sole, infatti, la Terra ruota su se stessa ogni 24 ore
circa provocando l’alternarsi del dì e della notte. La luce del Sole
durante il giorno è troppo intensa per osservare le costellazioni dello
sfondo, mentre ciò può avvenire nei momenti di passaggio dalla luce
all’oscurità.
La tradizione dei segni zodiacali nasce dunque da questo importante
fenomeno naturale. Quello che è assai meno naturale, anche se
affascinante, è ipotizzare che questo effetto apparente possa
influenzare la vita di miliardi di esseri umani sul nostro pianeta.
La cosa più sensata da dire a sua figlia è, forse, che è ben strano che
degli oggetti così lontani possano influenzare lo spirito di così tante
persone, che vivono tante vite diverse su uno sperduto pianeta
dell’Universo.
Ma c’è di più. Esiste anche il cosiddetto fenomeno della precessione degli equinozi, il cui effetto è che il tempo necessario al Sole per completare un giro apparente attorno alla volta celeste (anno sidereo) è un po’ più lungo del tempo impiegato dalla Terra a completare un’orbita (anno tropico).
Per convenzione, il punto in cui inizia il giro del Sole si fa
corrispondere con l’equinozio di primavera, o punto d’Ariete. Ebbene,
l’equinozio di primavera avveniva nel segno dell’Ariete (in marzo,
appunto) circa 4000 anni fa! Oggi invece, come conseguenza della
precessione degli equinozi, il giorno dell’equinozio di primavera cade
nel segno dell’Acquario.
In altre parole: osservando il cielo oggi, ci si accorge che a marzo il
Sole non sorge più nell’Ariete, ma nell’Acquario. Ossia i “segni” che
convenzionalmente si attribuiscono ancora oggi a nati nei vari mesi
dell’anno non corrispondono più al fenomeno astronomico cui facevano
originariamente riferimento. E di conseguenza le basi per un qualsiasi
oroscopo diventano persino più labili.
Ma chi crede negli oroscopi difficilmente verrà convinto da queste o
simili argomentazioni: queste credenze popolari tanto diffuse non si
basano tanto su errate convinzioni scientifiche, ma forse su bisogni
più atavici cui la scienza non sa dare risposte.