in una trasmissione televisiva veniva mostrato un luogo in inghilterra chiamato “coral castle” il cui costruttore, tale leedscallin o nome simile, l’avrebbe eretto da solo sollevando massi o pietre pesanti parecchie tonnellate, in brevissimi tempi. vi risulta l’esistenza di un tal sito e cosa se ne sa di più attendibile? grazie.

Coral castle è un singolare parco che si trova non in Inghilterra ma in Florida ad alcune miglia a sud di Miami. Si tratta di un insieme di bizzarre costruzioni in pietra che venne costruito nel corso degli anni venti e trenta del XX secolo da un immigrante lettone di nome Ed Leedskalnin (originariamente il sito si trovava a qualche miglia di distanza e venne successivamente spostato sempre ad opera dell’autore). Si possono vedere alcune immagini del singolare parco nel sito web ufficiale all’indirizzo: www.coralcastle.com. Il termine Coral castle in realtà è improprio. Infatti le sculture non sono costituite da corallo, come spesso viene affermato, bensì dalla cosiddetta “Coral Stone” che è una roccia formata da resti fossili di piccoli polipi, ampiamente utilizzata in Florida per realizzare ornamenti e oggetti vari.
Ed Leedskalnin era una persona particolare, afflitta da problemi caratteriali. Desiderò sempre avere una compagna, ma non riuscì mai a trovarla. Si dice che avesse idee rigidissime e particolari circa il concetto di verginità e quindi non riuscì mai a trovare la ragazza giusta. Si narra anche che la costruzione di Coral castle venne da lui dedicata a una misteriosa “dolce sedicenne” che lui avrebbe dovuto sposare ma che all’ultimo momento lo rifiutò.
Al di là dei racconti più o meno romantici, intorno a Coral castle sono nate storie misteriose. Il parco venne costruito personalmente da Ed Leedskalnin e ad alcuni sembra assolutamente impossibile che un uomo solo (per giunta mingherlino) sia riuscito a mettere insieme una serie di sculture di pietra la cui massa complessiva viene stimata in 1100 tonnellate. Facendo una ricerca in rete digitando “Coral castle” come parola chiave si trovano numerose siti che sottolineano l’aspetto misterioso del parco. Ad alimentare il mistero contribuì sicuramente lo stesso Leedskalnin il quale sostenne di essere riuscito a sollevare i pesanti blocchi con un sistema innovativo capace di vincere la forza di gravità. Si sarebbe trattato di un singolare metodo di levitazione magnetica che sarebbe già stato utilizzato molti secoli prima dagli Egizi per costruire le piramidi e che Leedskalnin avrebbe riscoperto. In un suo scritto egli affermò: “tutta la materia consiste di magneti individuali, ed è il movimento di questi magneti nella materia attraverso lo spazio che produce fenomeni quantificabili come il magnetismo e l’elettricità”. Da un punto di vista scientifico questa affermazione ha ben poco senso ma evidentemente riesce a fare molto effetto sui cultori di fantaarcheologia e su tutti coloro che amano i misteri. Alla sua morte, avvenuta nel 1952, Leedskalnin non lasciò alcuna indicazione relativa al suo presunto metodo di trasporto e preventivamente distrusse anche tutto quello che si trovava nel suo laboratorio. Questo contribuì ad alimentare il mistero.
Se si analizzano i fatti con un po’ più di senso critico tuttavia, come sempre accade, ci si rende conto che gran parte del mistero svanisce. Innanzi tutto è interessante analizzare i tempi di costruzione del parco. Nel sito ufficiale dedicato al parco si legge: “Now we wonder what exactly was the source of inspiration that drove this man for 28 years to carve a coral castle from ground using nothing but home made tools from junk parts.”

Quindi Leedskalnin impiegò ben 28 anni per costruire il parco. Accettando per buona stima di 1100 tonnellate della massa complessiva delle sculture, un rapido conto consente di dedurre che Leedskalnin scolpì una media di 108 kg di pietra al giorno. Quantità considerevole, ma perfettamente compatibile con i limiti fisici umani. Esistono inoltre alcune testimonianze di persone che assistettero ai lavori di Leedskalnin. In particolare una signora di nome Virginia, che gestiva il negozio di souvenirs del parco, dichiarò che Leedskalnin non utilizzò affatto sistemi di levitazione ma semplicemente tecniche costruttive assolutamente normali (si veda www.martiansgohome.com/smear/v45/ss980710.htm#castle). La “coral stone” inoltre è una pietra tenera e facilmente lavorabile.

Gli amanti del mistero tuttavia sottolineano non tanto la straordinarietà della costruzione del parco, quanto piuttosto quella del suo successivo spostamento ad alcune miglia di distanza. Anche questo trasporto eccezionale sarebbe stato fatto dallo stesso Leedskalnin da solo e in tempi brevissimi. Alcune testimonianze racconterebbero fatti portentosi. Come quella del camionista che, allontanatosi per una mezz’oretta, trovo caricati sul suo camion degli enormi blocchi di roccia. Tali testimonianze purtroppo hanno scarso valore e non sono assolutamente verificabili. Inoltre in queste storie vi è qualche incongruenza. Nel sito di Coral castle si legge ad esempio: “How did Ed move all of these carvings a distance of 10 miles? Ed had the chassis of an old Republic truck on which he laid two rails. He had a friend with a tractor who moved the loaded trailer from Florida City to Homestead. Many people saw the coral carvings being moved along the old Dixie Highway, but no one ever saw Ed loading or unloading the trailer. Ed did much of his work at night by lantern light. He seemed to have a sixth sense which told him when some one was trying to spy on him. The numerous lookouts along the Castle walls will attest to his suspicious nature”. Ora, se Leedskalnin avesse veramente scoperto un misterioso sistema di levitazione, che bisogno avrebbe avuto di utilizzare autocarri e trattori? Avrebbe infatti potuto tranquillamente far levitare i blocchi fino a destinazione.

In definitiva quindi le storie misteriose sorte intorno a Coral castle sembrano appartenere alla solita mitologia sostenuta e divulgata da coloro che vogliono a tutti i costi trovare dei misteri. Inoltre non è da sottovalutare l’aspetto turistico e commerciale legato al parco. Numerosi sono i visitatori che ogni anno visitano Coral castle e sicuramente il mistero legato al parco non fa che alimentare la curiosità di chi lo visita e gli introiti di chi lo gestisce.

(Desidero ringraziare Diego Cuoghi per le utili informazioni da lui fornitemi, relativamente all’argomento trattato)