Quale sostanza contenuta nella saliva inibisce l’ appannamento dei vetri? (es. maschera subacquea)

Distinguiamo tra una maschera usata per la prima volta e il trattamento da farsi prima di ogni immersione.
Nel primo caso si raccomanda una pulizia con spazzolino e dentifricio per eliminare la vernicetta, lasciata come residuo di lavorazione. Sempre che non siano modelli trattati con anti-appannanti, che allora NON vanno toccati.

Invece per eliminare l’appannamento che si verifica normalmente, bisogna spalmare le lenti con un composto disappannante o bagnarlo con la saliva, immediatamente prima di immergersi.

Sporcizia e imperfezioni delle lenti possono essere il punto attorno a cui condensa il vapore acqueo. Il disappannante sempre pronto è la saliva, ma molto usato è anche il succo di patata. Uno dei migliori disappannanti è una miscela formata dal 50% di alcool e 50% di shampoo per bambini. L’alcool pulisce le lenti e lo shampoo lascia un film di materiale isolante, senza distorcere la visuale e senza irritare gli occhi.
Si bagnano le lenti con queste sostanze, si sciacqua velocemente, si indossa la maschera e ci si immerge subito. Non ci sarà appannamento se la maschera non si asciugherà.

Il principio è questo: quando un sub respira si forma del vapore che, toccando le lenti che sono più fredde, forma delle goccioline di acqua, con conseguente appannamento. Se le lenti sono rivestite da un film l’acqua si diffonde nel film, senza formare goccioline. Questi disappannanti rompono la tensione superficiale dell’acqua all’interno della maschera. Invece di separarsi in centinaia di piccole goccioline che impediscono la visione, la condensazione forma un sottile e continuo strato di acqua, che non si nota. Su questo principio lavorano anche i moderni composti disappannanti, che puliscono e riempiono le imperfezioni, lasciando la superficie perfettamente liscia, favorendo così la dispersione e non la condensazione in goccioline.

La composizione della saliva dipende dalla ghiandola che la produce, dallo stimolo che la provoca e dalla velocità di produzione. I composti inorganici maggiormente rappresentati sono sodio, potassio, cloro, bicarbonato, calcio, magnesio, fosfato, fluoro e tiocianato. I composti organici sono costituiti prevalentemente da proteine e glicoproteine: fra questi vi sono l’amilasi (ptialina), glicoproteine, frammenti secretori, callicreina, lattoperossidasi e lattoferrina. L’altra importante componente della saliva é la mucina, una proteina O-glicosata, che facilita la bioadesione ed è quindi responsabile anche dell’adesione dei batteri ai denti e quindi del formarsi della placca.

In pratica nalla maschera subacquea succede che la estremità proteica più idrofobica aderisce alla lente, mentre la estremità opposta più idrofila, cioè più affine all’acqua, forma uno strato continuo, che assorbe il vapore acqueo.

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