Posso avere qualche chiarimento sul significato dei diagrammi colore-colore e colore-intensità?

Tali diagrammi sono di importanza fondamentale per lo studio delle popolazioni stellari in astronomia. Un esempio di diagramma, con una utile spiegazione, si può trovare alla pagina http://www.mclink.it/mclink/astro/hr.htm. L’utilità di base di tale diagramma è data dal fatto che stelle in fasi evolutive diverse si dispongono in particolari "luoghi" del diagramma. La costruzione di un diagramma colore-magnitudine (o della sua controparte "teorica", che presenta in ascissa il logaritmo della temperatura "effettiva" in luogo del colore, e in ordinata il logaritmo della luminosita’ in luogo della magnitudine) risulta così un potente strumento di indagine sulle caratteristiche di una data popolazione stellare che si intenda studiare.

Facciamo il caso di un ammasso globulare, caso relativamente semplice poiché, come sappiamo, le stelle di un ammasso globulare presentano praticamente la stessa età e composizione chimica: ebbene, l’analisi dettagliata della morfologia del diagramma ci potrà fornire una quantità di informazioni fondamentali, a cominciare dall’età dell’ammasso (dalla conformazione della "sequenza principale"), per continuare con la sua distanza (dalla luminosità apparente del "ramo orizzontale", considerato una affidabile "candela campione"), come pure altre informazioni relative alla composizione chimica superficiale delle stelle che lo compongono (dal colore del "ramo delle giganti") e via di questo passo…

Analogo discorso può essere fatto per i diagrammi colore-colore, che presenta sugli assi due differenti "colori", ad esempio molto comune è il plot dei colori (U-B) in funzione di (B-V) (si veda ad esempio la figura al sito http://obswww.unige.ch/gcpd/ccd01.html)

La sequenza principale in tali diagramma presenta una tipica forma ad "S": in realtà il luogo dei punti di "corpi neri" di differente temperatura (come possono essere considerate le stelle) dovrebbe seguire una linea diagonale nel diagramma; la forma ad "S" è data principalmente dall’intervento di fenomeni di assorbimento da parte delle atmosfere stellari.