Salve, vorrei saperne di più sulle caratteristiche degli organi sensoriali umani, come per esempio la capacità di udire determinati suoni o distinguere determinate immagini; inoltre vorrei sapere se esiste veramente in alcune persone un sesto senso (come nei rabdomanti, “maghi” del pensiero). Grazie.

Come
è ben noto gli esseri umani possono interagire con la realtà
esterna attraverso cinque organi di senso: vista, udito, gusto, olfatto,
tatto. Gusto e olfatto agiscono attraverso l’interazione chimica tra terminazioni
nervose e le molecole esterne che vengono a contatto con esse. Nel tatto
le terminazioni nervose vengono eccitate dal contatto diretto con oggetti
esterni. Nella vista e nell’udito, invece, le terminazioni nervose sono
stimolate da onde.

Nel
caso della vista si tratta di onde elettromagnetiche la cui frequenza
è compresa tra 4.3× 1014 e 7× 1014 Hz.
Al di sotto e al di sopra di tale frequenza il nostro occhio è
cieco. Per questo motivo noi non riusciamo a percepire direttamente i
raggi infrarossi, le microonde e le onde radio, che hanno frequenze inferiori
a 4,3× 1014 Hz e neppure le radiazioni ultraviolette,
i raggi X e i raggi gamma che hanno invece frequenze superiori a
7× 1014 Hz. Esistono inoltre altre limitazioni. Ad esempio,
nell’ambito delle frequenze visibili il nostro occhio non è in
grado di riconoscere la polarizzazione della luce.

Per
l’udito, invece, le onde coinvolte sono onde acustiche, ovvero vibrazioni
meccaniche di un mezzo materiale (generalmente l’aria). Anche il nostro
orecchio ha dei limiti di frequenza ben precisi. Le onde che riusciamo
a percepire devono avere frequenze comprese tra 20 e 20.000 Hz. Al di
sotto di 20 Hz (infrasuoni) e al di sopra di 20.000 Hz (ultrasuoni) noi
siamo completamente sordi. Altri animali hanno limitazioni diverse dalle
nostre. Ad esempio, i serpenti hanno recettori che consentono loro di
percepire i raggi infrarossi, i pipistrelli o i nostri amici cani non
hanno difficoltà a percepire gli ultrasuoni e alcuni insetti riconoscono
benissimo la polarizzazione della luce.

I
segnali derivanti dai nostri organi di senso, in ogni caso, non avrebbero
nessun valore se non venissero elaborati dal nostro cervello. È,
infatti, quest’ultimo che rende interpretabili gli stimoli grezzi prodotti
dai nostri cinque sensi. Questo processo di rielaborazione dei segnali
sensoriali non è immune da errori. Sono, infatti, ben conosciute
le cosiddette illusioni sensoriali (le più comuni sono quelle ottiche)
che rappresentano veri e propri abbagli in cui il nostro cervello incorre
durante l’elaborazione dei dati sensoriali.

Nonostante
quello che a volte si sente dire, non è mai stata dimostrata l’esistenza
di altri canali percettivi diversi dai cinque sensi. Si può tranquillamente
affermare che il cosiddetto “sesto senso” non esiste. Spesso si sente
affermare l’esistenza della cosiddetta percezione extrasensoriale (ESP)
che consisterebbe nella capacità di ottenere informazioni senza
la mediazione dei cinque sensi. Nonostante questa presunta capacità
sia stata studiata scientificamente da oramai più di 120 anni,
non è mai emersa nessuna prova della sua esistenza. I soggetti
che sostenevano di possedere questa capacità (sensitivi o paragnosti)
sono risultati essere o semplici illusi in buona fede o imbroglioni che
cercavano di gabbare il prossimo utilizzando trucchi da illusionista.
Nessun mago, rabdomante, veggente, medium o quant’altro è mai riuscito
a superare controlli rigorosi e a dimostrare di possedere qualcosa di
più dei normali cinque sensi. Addirittura, da tempo, è stato
messo in palio un premio (che attualmente ammonta a oltre un milione di
dollari) per chiunque dimostri sotto controllo l’esistenza di una qualsiasi
capacità paranormale. Fino a oggi nessuno è mai riuscito
a vincere il premio.

Se
non esiste alcun “sesto senso”, è pur vero che esistono persone
in grado di elaborare meglio di altri le informazioni sensoriali ricevute.
Di fronte allo stesso tipo di informazioni certe persone riescono a raggiungere
certe conclusioni molto più rapidamente di altre. Quella che comunemente
si chiama intuizione (ed è talvolta indicata con la stessa espressione
“sesto senso”) altro non è se non questa capacità. A tale
proposito (a parte i casi celebri di intuizioni geniali da parte di vari
scienziati) vale la pena ricordare un caso che sembrò in un primo
tempo dimostrare l’esistenza di facoltà extrasensoriali. Si tratta
del caso della bambina lettone Ilga Kirks che ho descritto in una precedente
risposta
.

In realtà Ilga non possedeva nessuna facoltà extrasensoriale,
ma era semplicemente in grado di elaborare in maniera sorprendente le
scarse informazioni sensoriali che riusciva a captare nonostante le menomazioni
da cui era affetta.