Buonasera, cosa ne pensate dell’osteopatia e della chiropratica?

L’osteopatia è un’ipotesi di malattia e un metodo di cura fondato sull’assunzione che la deformazione di alcuni settori scheletrici e la conseguente interferenza sui nervi e sui vasi sanguigni adiacenti siano la causa della maggior parte delle patologie.

La chiropratica (dal greco cheir, mano, e praktikè, pratica) ritiene che una manipolazione adeguata della colonna vertebrale possa risolvere disturbi che nascerebbero da una anche minima alterazione di questo segmento scheletrico.

Da queste definizioni si capisce che vi sono numerose somiglianze tra le due terapie. È piuttosto difficile definire con precisione quali siano i punti condivisi e quali invece le differenze a causa di una certa evoluzione dei presupposti teorici iniziali e delle numerose varianti nelle modalità con cui le due discipline possono oggi venir praticate.

Una differenza sostanziale consiste nel fatto che gli osteopati, diversamente dai chiropratici, non rifiutano il ricorso a farmaci e a interventi chirurgici, anche se la manipolazione della spina dorsale resta il fulcro della terapia.

È interessante osservare che la nascita dell’osteopatia e della chiropratica, collocabile per entrambe nella seconda metà dell'ottocento, è dovuta soprattutto a una reazione nei confronti della inconsistenza e della aleatorietà della medicina ufficiale dell'epoca. Più che da dati sperimentali oggettivi e da osservazioni cliniche, entrambe nascono soprattutto come reazione emotiva e più che discipline scientifiche appaiono come concezioni filosofiche del corpo umano e dell'idea di malattia. Questo accade molto spesso anche per altre CAM (ovvero Complementary and Alternative Medicine, cioè Medicine Complementari e Alternative) all'interno delle quali possono essere collocate sia l'osteopatia che la chiropratica.

Anche osteopatia e chiropratica, al pari della maggior parte delle CAM, non hanno mai ottenuto un riconoscimento scientifico poiché non sono mai state capaci di presentare convincenti prove di efficacia. La loro presunta validità, decantata dai loro sostenitori, è basata infatti solo su racconti aneddotici e in letteratura medica non esistono studi seri e controllati che ne dimostrino l'efficacia.

Viceversa è ben documentata l'esistenza di effetti collaterali, talvolta piuttosto gravi. Questo a discapito di quanto comunemente si crede. La manovra più pericolosa, ad esempio, è quella, praticata dai chiropratici, che prevede la rotazione improvvisa e veloce del capo e del collo che può produrre conseguenze talvolta molto gravi.

Per approfondimenti, consiglio al lettore la consultazione di queste pagine:

e, infine, il seguente libro: G. Dobrilla, Le alternative. Guida critica alle cure non convenzionali, Avverbi-Zadig, 2008.