Buon giorno, mi sono imbattuto in un Vs. articolo di risposta sulle possessioni demoniache. Un mio conoscente dice di averne testimonianza diretta. Tralasciando gli aspetti in qualche modo spiegabili, mi piacerebbe sapere se è possibile chiudere le dita a “pugno” in senso contrario al normale. Pare appunto sia uno dei fenomeni accaduti. Grazie.

Come ho già avuto modo di affermare nella risposta cui fa riferimento il lettore, "Il fenomeno della possessione demoniaca è completamente interpretabile da un punto di vista antropologico e psichiatrico e in esso non vi è proprio nulla che non possa essere spiegato in termini perfettamente normali, senza bisogno di tirare in ballo il soprannaturale".

L'episodio cui fa riferimento il lettore (piegatura delle dita all'incontrario) appare francamente molto poco verosimile dal punto di vista anatomico e fisiologico.

Come onestamente afferma il lettore, tuttavia, "pare" che tale evento si sia verificato durante un episodio di possessione demoniaca. Purtroppo è cosa molto frequente che a proposito di tali presunti eventi si faccia sempre riferimento a una vasta aneddotica e mai a fatti provati al di là di ogni legittimo dubbio. Come mai tali episodi non sono mai stati accertati, ad esempio, mediante una attendibile documentazione video? Perché vi sono solamente testimonianze, dirette o indirette, di tali fenomeni? La risposta è piuttosto semplice. Come hanno ampiamente dimostrato molti studi di psicologia, le testimonianze oculari sono molto poco attendibili, soprattutto se il contesto in cui si sono verificate è fortemente influenzato dall'emotività. Le presunte manifestazione demoniache sono sempre accompagnate da forti coinvolgimenti psicologici ed emotivi, anche da parte di chi vi assiste semplicemente, e questo conduce molto spesso a un travisamento della realtà osservata. In perfetta buona fede, quindi, molti testimoni credono di aver assistito a eventi che in realtà non si sono mai verificati o si sono verificati in maniera molto diversa da come viene poi ricostruito a distanza di tempo dalla mente degli interessati.

Per maggiori dettagli consiglio il libro di Armando De Vincentiis, L’indemoniata. Nascita ed evoluzione di una sindrome da possessione, Libellula Edizioni, 2012 e questa intervista all'autore.