Dato un quadrilatero convesso generico, costruendo su ognuno dei suoi lati un triangolo rettangolo isoscele “all’esterno” del quadrilatero e unendo poi i vertici dei triangoli non appartenenti ai lati del tetragono si ottiene sempre un quadrilatero a diagonali perpendicolari. Come dimostrarlo?

Prima di dimostrare il teorema è conveniente trovare alcune nozioni equivalenti a quella di “quadrilatero a

diagonali ortogonali”. Dimostriamo allo scopo una piccola proposizione.

TEOREMA: Sia ABCD un quadrilatero convesso. Allora sono fatti equivalenti:

a) AC è ortogonale a BD

b) se indichiamo con S l’area di ABCD, allora 2S=AC•BC

c) AB2+CD2=BC2+AD2.

Dimostrazione:

Per semplicità di scrittura chiamiamo a :=AB, b:=BC, c:=CD, d:=DA. Sia F il punto di incontro delle diagonali

(sicuramente è interno al poligono in quanto per ipotesi è convesso). Poniamo anche:

                                                             e1:=AF,   e2=FC,  d1=BF,  d2=FD, α=AFB

Ora, applicando il teorema di Carnòt, nei quattro triangoli formati dalle diagonali, determiniamo la lunghezza dei lati

in funzione delle porzioni di diagonale e dell’angolo al centro nel seguente modo.

                                         a2 = d12+e12-2d1e1cos(α),                   b2=d12+e22+2d1e2cos(α), 

                                         c2=e22+d22-2e2d2cos(α),                      d2=e12+d22+2e1d2cos(α).

Sommando otteniamo che:

                     a2+c2=b2+d2             -2(d1e1+e2d2) cos(α)= 2(d1e2+d2e1)cos(α)            cos(α)=0.

Abbiamo così dimostrato (a) (c).

Dimostriamo ora (a)   (b), facendo riferimento alla stessa figura.

Calcoliamo l’area del quadrilatero utilizzando i quattro triangoli formati dalle diagonali.

                                          2S= e1d1sin(α) +e2d1sin(α) +e2d2sin(α) + e1d2sin(α)= AC•BD sin(α)

Ne deduciamo che:     2S= AC•BD     sin(α)=1   

 

Dimostrato questo, analizziamo il teorema a cui la domanda si riferisce, e facciamo riferimento alla seguente figura.

L’idea è quella di calcolare i lati del nuovo quadrilatero in funzione di lati e angoli del quadrilatero di partenza. In

particolare andremo a utilizzare la caratterizzazione (c) del teorema appena dimostrato. In questo caso infatti è più

immediato lavorare sulla lunghezza dei lati che non sull’ampiezza degli angoli.

 

TEOREMA: Sia ABCD un quadrilatero convesso. Si costruiscano su AB, BC, CD, DA dei triangoli rettangoli isosceli

aventi tali segmenti come ipotenusa1 e come vertici, rispettivamente i punti P, Q, R, S, giacenti all’esterno di ABCD.

Allora il quadrilatero PQRS è a diagonali ortogonali.

 

Dimostrazione.

Poniamo, per semplicità di scrittura a:= AB, b:= BC, c:= CD, d:=DA e siano α, β, γ, δ gli angoli di vertici A, B, C, D,

come rappresentato in figura. Miriamo a dimostrare che PQ2+RS2=QR2+SP2. Apparentemente sembra che sia

necessario separare il caso in cui il “nuovo” lato sia esterno ad ABCD da quello in cui il “nuovo” lato è interno. Nel

primo caso utilizzeremo un certo angolo, nel secondo il suo esplementare. Quindi risulterà univoca la formula per

trovare i lati di PQRS (cos(-x)=cos(x)). Infatti utilizzando Carnòt nei triangoli PBQ, QCR, RDS, SAP e ricordando che

cos(3π/2 -x)=cos(π/2 +x)= -sin(x), otteniamo:

                                                 PQ2=a2/2 + b2/2 +ab sin(β),                QR2=b2/2 + c2/2 + bc sin(γ)

                                                 RS2=c2/2 + d2/2 + cd sin(δ)                SP2=d2/2 + a2/2 + ad sin(α)

Sommando ora le quantità che ci servono otteniamo che

PQ2+RS2=QR2+SP2              ab sin(β) + cd sin(δ) = bc sin(γ)+ ad sin(α)

Ricordando che il doppio dell’area di un triangolo qualunque è data dal prodotto di due lati consecutivi moltiplicata per

il seno dell’angolo fra essi compreso, notiamo che i due membri dell’uguaglianza precedente rappresentano entrambi il

doppio dell’area del quadrilatero ABCD (Ottenuto come unione dei triangoli ABC e CDA a sinistra, e come unione dei

triangoli BCD e DAB a destra). Quindi il teorema è dimostrato

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1L’ipotesi che i triangoli esterni al quadrilatero vengano costruiti con l’ipotenusa su ciascun lato del quadrilatero non è

presente nella domanda, ma si può verificare facilmente che il teorema non sussiste se tali triangoli non vengono

costruiti in questo modo.