Dal momento che molte specie OGM sono più resistenti di quelle “naturali” vorrei sapere quale sarebbe il loro reale impatto sugli ecosistemi se si diffondessero. Non è pericoloso introdurre una specie con più alte probabilità di riprodursi ma al contempo non più “digeribile” da altre, magari essenziali per un dato ecosistema?

Per OGM si intendono organismi (animali/piante) ingegnerizzati a livello DNA, Molecolare, Cellualre con materiale genetico/proteico proveniente da specie non appartenenti allo stesso gurppo e talvolta anche non dello stesso regno: si parla dunque di organismi trans-genici, in cui materiale genetico (geni) di una specie che presenta un determinato aspetto di interesse, viene impiantato in una specie non affine. 

In questo definizione non vengono considerati OGM prodotti ottenuti da incroci e selezionati negli anni per risaltare particolari aspetti funzionali.

Ad esempio il frumento Manitoba non è OGM anche se ingenerizzato per migliorare la maturazione e rsistenza al freddo. 

Quando si utilizzano questi sistemi, l'interesse principale è aumentare la produzione, migliorare alcuni aspetti del prodotto finale, selezionare caratteristiche commercialmente più appetibili. E' molto raro che si pensi ad un eventuale impatto ecologico/biologico ed a quali conseguenze potrebbee avere tale produzione sull'ecosistema naturale e su specie che dipendono da 

In molti casi anche senza dover arrivare a specie OGM , l'intervento dell'uomo e l'uso sconsiderato di prodotti ha provocato già alcuni danni sull'ecosistema che poi hanno avuto anche conseguenze sulla produzione alimentare.

Ne sono un esempio la scomparsa di alcune specie di rane/batraci/anfibi e la moria di api in tutto il mondo dovuti probabilmente all'utilizzo troppointensivo di pesticidi/anticrittogamici/insetticidi. la scomparsa delle api comporta la minore possibilità di fecondazione di frutteti e vegetali che dipendono dall'impollinazione. Conseguentemente la mancanza di produzione di miele.

In alcuni studi è stato dimostrato che le specie OGM possono incorciarsi con altre specie affini non OGM.

Un dubbio che tutti hanno è sugli effetti a lungo termine sullìorganismo umano nell'ingestione di molecole, proteine, DNA inseriti in organismi che normalmente non lo producono e che normalmente non verrebbero ingerite con l'assunzione di cibo. Ad esempio non si è sicuri che un ormone prodotto da un organismo OGM ed ingerito tramite cibo possa avere effetti di qualsiasi tipo sull'organismo umano. Non si è sicuri di eventuali interazioni negative con altre molecole del soggetto sopite e con il normale metabolismo dell'OGM.

Nel monod attuale dominato dall'economia normalmente NOn si pensa alle conseguenze a breve termine ed a lungo termine sull'ecosistema, se l'investimento produce benessere per una determinata zona geografica, settore oconomico, economia su scala globale.

Poniamo il caso dell'introduzione di una specie che impedisca la proliferazione delle zanzare in tutto il mondo. All'inizio questo potrebbe costituire un beneficio in quanto potrebbe limitare la diffusione della malaria, del tripanosoma e di altre malattie portate da parassiti delle zanzare. Le zanzare costituiscono alimento per libellule ed altri insettivori, quindi già da subito si avrebbe un riflesso in poco tempo sulla popolazione delle specie che si nutrono di zanzare anche solo in parte. Queste specie a loro volta entrano nella catena alimentare nel ciclo naturale che è in parte autoregolato, e produrrà effetti sulla diffusione, riproduzione delle specie correlate.

Nonostante l'uomo per molti aspetti delal sua esistenza è fuoiuscito dal ciclo biologico naturale, alcune attività produttive di sostentamento primarie dipendono dall'ecosistema principlamente l'agricoltura, come già detto per le api/impollinazione.

Supponiamo che non ci sia moria delle api dovuta ad insetticidi, poi supponiamo che la scomparsa delle zanzare induca i predatori a nutrirsi maggiormente di api, quindi al calo drastico di popolazione delle api per cause apparentemente naturali. In realtà dalle ipotesi e concatenazioni sappiamo che il calod i api e di impollinazione (che ha riflessi su produzione di frutta) è dovuto all'aver sterminato le zanzare. 

La difficoltà di questi modelli ed ipotesi e possibili previsioni è che le variabili associate ad un ecosistema per quanto piccolo sono innumerevoli e molte delle quali sono sconosciute. Inoltre gli ecosistemi non sono del tutto isolati, c'è sempre almeno un punto di contatto con sistemi adiacenti, qundi seppure parzialmente settoriali, sono comunque comunicanti. Quindi un piccolo aspetto di conumicazione tra due ecosistemi potrebbe provocare a lungo termine un effetto di retroazione dannoso per l'uomo e le sue attività produttive.