Attualmente il sistema S.I.S.T.R.I. ha subito degli arresti e delle nuove partenze dovute alla proposta del suo annullamento e poi di riapertura tra agosto e settembre 2011.
Sebbene ispirato a sani concetti e teoria dello smaltimento, la realizzazione ha complicato la vita a parecchi con il risultato di provocare un aumento dei costi per singola azienda. Tuttavia si spera che con l’andare degli anni migliori e si vedano gli effetti benefici.
Infatti la manovra mirava a impedire che venissero scaricati indiscriminatamente dei rifiuti industriali senza alcun controllo poichè i sistema cartaceo consentiva alcuni tipi di contraffazione a lungo termine, mentre il sistema digitale con l’incrocio immediato dei dati consente un maggiore controllo. Il tutto però a scapito dei costi aziendali.
Detto questo data la complicatezza dell’argomento richiesto ed essendo La Difesa un organo statale quale lo stesso sistri, la cosa migliore da fare è di contattare direttamente il sistema SISTRI alla pagina web.:
e selezionare nel menù a sinistra la pagina CONTATTI seguente:
http://www.sistri.it/index.php?option=com_content&view=article&id=280&Itemid=96
In cui sono presenti tutte le email ed i telefoni a cui poter chiedere cosa occorra fare. La risposta non è banale in quanto sbagliare sulla gestione dei rifiuti porta a delle sanzioni di non lieve entità e comporta difficoltà gestionali successive.
In ogni caso occorre sempre documentare i fatti e lo smaltimento. Se LA Difesa non ha ancora aderito al SISTRI occorre un documento in cui La Difesa dichiari appunto questo fatto in modo da sollevare in ogni caso il gestore/trasportatore dei rifiuti da eventuali accuse di malagestione.
Difficilmente La Difesa avrà sanzioni in merito per non aver aderito al SISTRI mentre qualsiasi azienda non statale rischia sempre multe/sanzioni anche quando non sono dovute.