Salve, vi prego di dare un’occhiata a questi documenti e video e se potete ditemi cosa ne pensate … Brevetto americano di Stanley Meyer (downlodable) http://www.google.com/patents?vid=5149407 La macchina ad acqua di Meyer (video) http://www.waterpoweredcar.com/stanmeyer.html Water fuel cell http://www.waterfuelcell.org/moreinfo.html Grazie!

I documenti citati nella domanda si riferiscono ad un’ipotetica macchina che riuscirebbe a estrarre energia dall’acqua mediante un processo di continua idrolisi (separazione dell’acqua in ossigeno e idrogeno) e successiva combustione del gas prodotto per idrolisi.

Tale "invenzione" è impossibile perché essa viola la legge di conservazione dell’energia.

Gli atomi delle molecole sono tenuti insieme da forze di natura elettrica. Alla forma e composizione di ogni molecola, in virtù della presenza di queste forze, è associato un certo valore di energia. È possibile che un certo gruppo di atomi, se disposti in una certa molecola, abbia un valore di energia maggiore che se disposto in un altro modo, per cui è possibile "rubare" questo surplus di energia facendo avvenire la reazione di trasformazione. È quello che accade quando bruciamo un qualunque idrocarburo, come ad esempio i carburanti liquidi (benzina, diesel, cherosene, etc) o i gas che si usano in casa (metano, propano, butano, GPL, etc). Le molecole di questi carburanti sono composte di carbonio, idrogeno e ossigeno in diverse proporzioni. Quando tali atomi sono disposti in modo da formare anidride carbonica e acqua hanno un’energia molto inferiore a quando sono disposti  insieme a formare una molecola di idrocarburo. Bruciando questi idrocarburi si produce la trasformazione in acqua+anidride carbonica e si può "sottrarre" l’energia liberata in questo modo.

La macchina in questione parte trasformando l’acqua, la cui molecola è composta da un atomo di ossigeno e due di idrogeno. Prendendo due molecole d’acqua si può produrre per idrolisi una molecola di ossigeno (che è composta da due atomi di ossigeno) e due molecole di idrogeno (ciascuna delle quali è composta da due atomi di idrogeno). Ma le tre molecole di gas che si vogliono ottenere hanno un’energia maggiore delle due molecole d’acqua da cui si dovrebbe partire. Per cui questo processo non produce energia libera, anzi ha bisogno che sia fornita energia dall’esterno per potersi realizzare. Successivamente la macchina farebbe in modo da ionizzare questi gas (cioè rendere le molecole cariche elettricamente), accelerare questi ioni mediante un campo elettromagnetico, con conseguente innalzamento della temperatura. Una volta raggiunto un valore della temperatura sufficientemente alto si innesca la combustione che riporta l’ossigeno e l’idrogeno di nuovo in forma di acqua liberando energia.

Il problema è che tutto il processo nella migliore delle ipotesi è a bilancio zero, cioè l’energia estratta è la stessa che si è fornita per il funzionamento. Lo stato finale è identico a quello iniziale (acqua a temperatura ambiente) quindi l’energia ottenuta per combustione è la stessa che si è dovuta fornire per provocare l’idrolisi e l’energia elettromagnetica usata per riscaldare i gasi ionizzati è pari al calore che i gas e l’acqua restituiranno all’ambiente mentre si raffredderanno. La macchina potrebbe fornire energia solo se trasformasse l’acqua in molecole in cui ossigeno e idrogeno hanno un’energia ancora più bassa che nella molecola d’acqua. Ma tale molecola non esiste. La molecola d’acqua è la forma a minore energia in cui possono trovarsi atomi di ossigeno e idrogeno.

Pertanto la macchina potrebbe fornire energia per far muovere un veicolo in aggiunta al proprio funzionamento solo se violasse la conservazione dell’energia perché l’energia in uscita dovrebbe necessariamente essere creata dal nulla.

Naturalmente i più scettici (nei confronti della scienza) e gli amanti delle teorie del complotto potrebbero controbattere a quanto scritto sopra dicendo che magari la fisica è sbagliata e che la conservazione dell’energia può essere violata. Del resto anche gli scienziati dicono che le verità scientifiche sono vere fino a prova contraria e io certamente non voglio smentire tale regola deontologica che distingue la scienza da qualunque altra impresa intellettuale umana. Ma stiamo parlando di leggi scientifiche che nessuno ha mai trovato false, nonostante la quantità enorme di esperimenti svolti in secoli di storia della scienza. E soprattuto stiamo parlando di leggi su cui, tra le altre, si basa tutta la tecnologia che usiamo in ogni secondo della nostra vita. È abbastanza incoerente supporre che la scienza possa essere materia di opinione personale e nello stesso tempo premere interruttori vari nella propria casa per far funzionare computers, televisori ed elettrodomestici vari senza paura che qualcosa esploda perché il progettista si è basato su leggi fisiche inefficaci.

Prima di poter pensare di progettare, e quindi brevettare, una macchina che, per funzionare come afferma il suo progettista, deve violare tali leggi sarebbe opportuno prima fornire una prova attendibile e verificabile da chiunque (o almeno in qualunque laboratorio sufficientemente attrezzato) che tali leggi sono sbagliate. Fino ad allora qualunque essere umano, soprattutto se fornito di una solida preparazione scientifica, potrà permettersi di affermare che la macchina in questione è una bufala.

Un’altra obiezione che si fa spesso in questi casi è che le dimostrazioni ci sono ma dato che l’invenzione in questione rovinerebbe alcuni interessi economici allora viene tenuta nascosta. Ma se si guarda la storia dell’umanità ci si rende conto che è un discorso che non regge. La storia è piena di rivoluzioni scientifiche o tecnologiche che hanno portato un miglioramento della vita umana (almeno sotto alcuni punti di vista) portando però effetti negativi per qualcuno. Rimanendo solo nell’ambito energetico l’introduzione del petrolio ha, a suo tempo, rovinato molti affari a coloro che estraevano e commerciavano in carbone, e che certamente rappresentavano, allora, una fetta importante dell’economia dell’occidente. Ciò non ha impedito che il petrolio sostituisse in larga parte il carbone (che oggi rappresenta il 25% della produzione mondiale di energia), più conveniente sotto tanti punti di vista. Una macchina che permettesse di avere energia pulita gratuitamente sarebbe un affare per chiunque mettesse le mani su brevetto. Un motore che funziona gratis e senza inquinare sarebbe un prodotto che sbancherebbe il mercato, chiunque comprerebbe un veicolo con tale motore montato sopra. Quale industria automobilistica si farebbe sfuggire l’affare, se tale motore esistesse realmente?