Gentile dr. Fuso volevo chiederle lumi sulla figura di Rupert Sheldrake, spesso citato per confermare teorie paranormali disparate (telepatia ecc.) è attendibile quanto lui afferma secondo la scienza? Grazie cordiali saluti.

Rupert Sheldrake (n. 1942) è un biologo britannico, noto al grande pubblico per i suoi libri divulgativi in cui sostiene l’esistenza di singolari poteri negli uomini e negli animali (La mente estesa. Il senso di sentirsi osservati e altri poteri inspiegati della mente umana; I poteri straordinari degli animali. Cani telepatici, gatti che prevedono i terremoti, tartarughe che ritrovano la strada) e singolari teorie scientifiche (L'ipotesi della causalità formativa; A New Science of Life). Per le sue note biografiche si può vedere questa voce di Wikipedia (in italiano) (http://it.wikipedia.org/wiki/Rupert_Sheldrake). Inoltre si può consultare il suo sito personale (in inglese) (http://www.sheldrake.org/homepage.html).

Come emerge chiaramente già dai titoli delle sue opere sopra citate, Sheldrake sostiene l’esistenza di numerosi fenomeni paranormali. Ad esempio è convinto che gli esseri umani siano in grado di accorgersi di essere osservati da qualcun altro, indipendentemente dall’uso dei normali cinque sensi. Sheldrake è inoltre un convinto sostenitore della telepatia sia negli umani sia negli animali domestici. Sostiene addirittura che molte persone (ma anche molti cani e gatti) sarebbero in grado di prevedere le chiamate telefoniche da parte dei loro conoscenti (o, nel caso degli animali domestici, dei loro padroni) e ha chiamato questa eccezionale facoltà “telepatia telefonica”.

Secondo la sua teoria della “risonanza morfica”, se un certo numero di individui (umani o animali) sviluppa alcune proprietà comportamentali o psicologiche od organiche, queste vengono automaticamente acquisite da altri membri della stessa specie. Esisterebbe cioè una sorta di memoria collettiva (campi ricordi) da cui ciascun cervello potrebbe attingere informazioni. Per giustificare l’esistenza dei campi morfici, Sheldrake non esita, temerariamente, a tirare in ballo la meccanica quantistica e, in particolare, le teorie di David Bohm (si veda questa mia risposta http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7230).

  Il fatto che Sheldrake abbia comunque una formazione scientifica “ufficiale” lo rende in qualche modo apparentemente più credibile di tanti altri sostenitori di teorie eterodosse. Per questo motivo anche una rivista scientifica divulgativa come New Scientist aveva definito una sua opera (A New Science of Life) “una importante ricerca scientifica sulla natura della realtà biologica e fisica”. Per contro una rivista scientifica di indubbio prestigio e serietà come Nature aveva definito la stessa opera “il miglior candidato per essere dato alle fiamme da molti anni a questa parte”.

 

Le teorie di Sheldrake destano infatti non poche perplessità dal punto di vista scientifico (si veda ad esempio: http://www.skepdic.com/morphicres.html). Ma soprattutto i risultati dei suoi esperimenti che, a suo dire, dimostrerebbero l’esistenza dei poteri paranormali in cui crede, non sono mai stati replicati da nessuno. Per le critiche alle metodologie utilizzate da Sheldrake si possono, ad esempio, vedere questi articoli (in inglese):

http://www.csicop.org/si/show/psychic_staring_effect_an_artifact_of_pseudo_randomization

http://www.csicop.org/si/show/research_on_the_feeling_of_being_stared_at

http://www.csicop.org/si/show/robert_baker_replies_to_sheldrake