Vorrei avere informazioni riguardo ai cosidetti uomini magnetici, in particolare i motivi fisiologici a cui, di caso in caso, si può ricondurre il loro presunto magnetismo.

 

 Luigi Garlaschelli del CICAP mostra come sia possibile simulare un improbabile magnetismo corporeo

Il magnetismo ha da sempre esercitato un notevole fascino, ma ha anche alimentato molte false credenze e concetti pseudoscientifici. Questo è accaduto nel passato, ma accade purtroppo anche ai nostri giorni.

Intorno al 1992 diversi quotidiani e riviste europee diedero grande risalto a un fenomeno, presentato come paranormale, che venne subito chiamato “il fenomeno delle calamite umane”. Chi invece voleva assumere un tono almeno apparentemente più scientifico parlò di “adesione magnetica”. Secondo questo insolito fenomeno alcuni individui sarebbero stati in grado di attrarre col proprio corpo oggetti metallici quali monete, posate, padelle e addirittura ferri da stiro. Numerosi giornali, anche italiani, riprodussero fotografie che ritraevano questi soggetti con addosso ogni sorta di ferraglia. Molti sedicenti esperti dichiararono che il fenomeno era dovuto a una non meglio precisata "bioattrazione" che sarebbe dipesa a sua volta dallo stato psicoemotivo del soggetto.

Uno dei primi a interessarsi del singolare fenomeno in modo scientifico fu l’illusionista e investigatore del paranormale americano James Randi, (celebre per aver smascherato il sedicente sensitivo Uri Geller). Randi, esaminando alcune donne “magnetiche” ungheresi, si rese ben presto conto che il magnetismo non c’entrava minimamente. Innanzi tutto queste persone non esercitavano alcun campo magnetico, come poté essere facilmente messo in evidenza con una semplice bussola. La spiegazione era molto più banale. Gli oggetti rimanevano attaccati ai soggetti semplicemente a causa della adesività naturale della pelle. Queste signore, inoltre, erano pesantemente truccate e questo favoriva ulteriormente l’adesione.
Il fenomeno venne studiato in Italia anche dal CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che confermò i risultati di Randi. Un esame accurato delle fotografie pubblicate dai giornali mostrava inoltre che gli oggetti restavano aderenti ai soggetti grazie alla modesta inclinazione delle parti del corpo su cui venivano adagiati. La forza di attrito esercitata dalla pelle impediva agli oggetti di cadere. Una volta, durante una trasmissione televisiva, un membro del CICAP invitò un sedicente “uomo magnetico” a inclinarsi in avanti e, immancabilmente, gli oggetti adagiati sul suo torace caddero per terra. L’“uomo magnetico” si giustificò affermando che l’inclinazione faceva diminuire la sua “forza psichica”!
 
Un caso piuttosto singolare di “donna magnetica” è quello di una pranoterapeuta pesarese di nome Rita Cutolo. Intorno al 1995 la signora ebbe il suo momento di gloria, visto che giornali e televisione si occuparono ampiamente del suo caso. A differenza degli altri soggetti “magnetici”, la signora Cutolo era in grado di far aderire alle proprie mani diversi oggetti, non necessariamente metallici, quali lattine, bottiglie piene, giornali, ecc. Le sue capacità erano, almeno apparentemente, nettamente superiori agli altri soggetti. I ricercatori del CICAP riuscirono, dopo diversi tentativi, ad assistere alle sue performance. Fu subito chiaro che anche in questo caso il magnetismo non c’entrava per niente. Si trattava di un semplice fenomeno di adesione superficiale, dovuto alle particolari callosità delle mani del soggetto e a una particolare adesività della sua epidermide. Prova ne è che cospargendo la pelle di borotalco, le sue proprietà “magnetiche” scomparivano completamente. Purtroppo però, nonostante i ripetuti inviti del CICAP, la signora Cutolo rifiutò di farsi esaminare più a fondo per comprendere meglio l’origine di queste sua curiosa capacità.
In anni più recenti, Rita Cutolo è tornata alla ribalta, tant’è che anche il settimanale satirico “Striscia la Notizia” se ne è occupato per sbugiardare i poteri da lei decantati. Si veda, ad esempio, questi video:
 
 
 
 
Se nei casi esaminati finora il magnetismo non c’entrava nulla, esistono tuttavia casi di fenomeni insoliti e spesso spacciati per paranormali in cui sono direttamente e fraudolentemente coinvolti veri e propri magneti. Ad esempio, il già citato Uri Geller, che ebbe negli anni Settanta il periodo di maggiore popolarità, si esibiva, tra le altre cose, riuscendo a deflettere l’ago di una bussola con la “sola” forza del pensiero. In realtà Geller si serviva di una banale calamita tenuta accuratamente nascosta. Allo stesso trucco era ricorsa la celebre sensitiva russa Nina Kulagina(1925-1990), che nascondeva astutamente un magnete nel suo prosperoso seno.