Innanzitutto il Selenio in presenza di raggi UV, a quanto risulta attualmente, non genera ozono. Nelle fotocopiatrici l’ozono è prodotto dall’irraggiamento dell’ossigeno da parte di raggi UV emessi da varie sorgenti, quali lampade.
L’ozono si prepara facilmente facendo passare O2 a 1atm attraverso tubi concentrici di vetro metallizzato cui viene applicata una potenza a bassa frequenza (50-500Hz e 10-20kV) in modo da creare una scarica elettrica silenziosa. Il gas che effluisce può essere usato direttamente. La reazione che avviene è la seguente:
O2+O+M⇔O3+M* ΔH0298=-109kJ mol-1
O2+O2* ⇔O3+O
O2++O2– ⇔O3+O
Un apparecchio per generare ozono è il seguente: 2 tubi di vetro coassiali rivestiti all’esterno con alluminiosi applica tensione ai due rivestimenti di alluminio e si fa flussare ossigeno nello spazio tra i due tubi (nella corona) le scariche elettriche silenziose generano ozono.
Un metodo alternativo si basa sull’irrdaziazione ultravioletta di O2; è un sistema molto utile per produrre basse concentrazioni di O3 per la sterilizzazione di alimenti e la disinfezione, che si può anche verificare durante la generazione dello smog fotochimico. Modeste contrazioni di Ozono, assieme ad Ossigeno, ed H2S2O8 possono formarsi per elettrolisi di Acido Solforico o Acido Ipocloroso acquoso, freddo, con alte densità di corrente anodica, Altre reazioni in cui si forma Ozono sono la reazione di F2 elementare con Acqua e la decomposizione termica dell’acido periodico a 130°C
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Bibliografia
Chimica degli elementi – Grenwood/Earnshaw – Piccin editore