Una generica reazione chimica del tipo
aA + bB <—> cC + dD
dove con A, B, C e D si indicano determinate specie chimiche, e con a, b, c e d i rispettivi coefficienti stechiometrici, ha costante di equilibrio (K) definita come
K = [C]c[D]d / [A]a[B]b
dove si indica con il simbolo [X] la concentrazione della specie X (in una opportuna unità di misura, per esempio moli di X per litro di soluzione).
La costante di equilibrio, che in generale dipende dalla temperatura, determina proprio il rapporto tra la concentrazioni dei prodotti (C e D) e quelle dei reagenti (A e B), appunto all’equilibrio. Un suo valore elevato (per esempio 104) indica che la reazione è, all’equilibrio, fortemente spostata a destra: in effetti, in tal caso, i reagenti si sono quasi del tutto consumati per dare i prodotti della reazione. Detto questo, non credo che il valore 104 per K sia un riferimento universalmente accettato per indicare la completezza della reazione: il riferimento dipenderà dalla specificità della reazione e dall’uso che se ne intende fare.