La nostra specie appartiene a quale cartegoria di mammiferi: carnivori, onnivori o erbivori? E’ vero che il nostro apparato digerente è inadeguato alla sintesi delle proteine contenute nella carne? Una dieta senza carne è biologicamente adeguata alla nostra specie o è una forzatura socio-culturale. Grazie.

L’uomo appartiene nella classe mammiferi, ordine dei primati,  famiglia degli ominidi, genere Homo, specie Homo sapiens sapiens .

Per comprenderne le abitudini alimentari occorre ripercorrere le principali tappe storiche.

 

Le pitture rupestri risalenti a 30.000 – 35.000 anni fa mostrano chiaramente scene di caccia, in cui vengono raffigurati i primi uomini armati di lance all’inseguimento di cavalli, bisonti, cervi e addirittura orsi. Sono stati rinvenuti anche strumenti e arnesi atti a tagliare e rompere le ossa degli erbivori catturati, insieme a punte di frecce e lance in selce. Non solo, ma nei primi focolari sono venute anche alla luce pezzi di ossa con impronte di morsicature e graffi prodotti dai denti dei primi uomini. Ciò dimostra che la carne faceva parte della dieta dei primi uomini, ma non era esclusiva.

 

In termini di fitness, il vantaggio che derivava dalla caccia con un approvvigionamento immediato e ricco di proteine spesso non compensava i costi di tale pratica. La caccia richiedeva un notevole dispendio di tempo, energie  e rischi per la propria incolumità. Inoltre, gli uomini allontanandosi dal proprio rifugio per parecchi giorni lasciavano donne e bambini  incustoditi. Una volta catturata, in più, la preda doveva essere trasportata per notevoli distanze. Occorre aggiungere che le comunità dedite alla caccia erano perlopiù nomadi in quanto in un dato territorio il numero di prede diminuiva col tempo. Da questo punto di vista è evidente che i primi uomini si rivolgessero anche ad altri tipi di alimenti ben più a portata di mano, come frutti, radici e foglie. Secondo alcuni studiosi, i ¾ dell’alimentazione era costituito da cibi vegetali e il resto in proteine animali.

 

Nelle poche culture dell’età della pietra ancora esistenti vengono consumati principalmente cibi di natura vegetale. Alcune ricerche mostrano che il pasto in 58 comunità dedite alla caccia è costituito per il 50-70% da carboidrati complessi di origine vegetale. Gli alimenti animali costituiscono il 25-30% del suo volume totale e nessuna di queste tribù consuma latte, zucchero, alcool o sale.

 

L’avvento delle prime forme di agricoltura e della pastorizia ha consentito di integrare proteine e vitamine essenziali derivanti dai latticini, cereali e legumi.

 

In base a quanto detto si può affermare che le prime comunità di uomini in cui si praticavano queste forme di attività, fossero onnivori.

 

Occorre precisare che il nostro apparato digerente non sintetizza le proteine di origine animale o vegetale, semmai, una volta ingerite con i cibi,  le scinde attraverso gli acidi gastrici e gli enzimi nei 20 amminoacidi, che sono indispensabili per il nostro organismo. Ciò che conta è la proporzione con i carboidrati, i grassi e le fibre vegetali.

 

Perciò, non ha importanza se assimiliamo proteine di origine animale (carne, latticini, uova etc) o vegetali (legumi) poiché una volta nello stomaco vengono scisse dagli enzimi in amminoacidi per poi essere veicolate attraverso il sangue nei vari distretti corporei.

 

Se per scelte individuali si esclude la carne e il pesce dalla nostra alimentazione il fabbisogno di proteine non mancherà di certo con gli altri alimenti, poiché sono presenti nelle uova, nei legumi, nei latticini e anche (in minor proporzione) nelle verdure; ciò che conta è mantenere il tenore di Fe3+ e vitamina B12 sempre a dei livelli ottimali per lo svolgimento delle principali funzioni biochimiche. Entrambi sono comunque presenti nelle uova e in alcuni derivati del latte. I legumi, invece, possiedono esclusivamente il Fe2+ che non lega l’atomo di ossigeno nelle reazioni respiratorie.