Salve, sempre più spesso si sente parlare del fenomeno “scie chimiche”, in poche parole le scie di condensa degli aerei non sarebbero affatto tali, ma create ad hoc per oscuri scopi… In effetti basta guardare il cielo o immagini satellitari per notare inquietanti reticolati di scie… Cosa ne pensate?

 

Quello delle scie chimiche (o chemtrails) è un tipico esempio di fenomeno assolutamente normale sul quale vengono però costruite bizzarre interpretazioni che mostrano solamente quanta ignoranza scientifica e quanta irrazionalità circolano nelle nostre società.

Il fenomeno

Il fenomeno reale da cui nasce la curiosa teoria delle scie chimiche è costituito dalle scie di condensazione rilasciate dagli aerei in volo. Queste scie sono dovute all’emissione del vapore acqueo, contenuto nei gas di scarico dei velivoli, che, incontrando l’aria d’alta quota a bassa temperatura, subisce una normale condensazione (o meglio un brinamento visto che il vapore passa allo stato di ghiaccio). Esse si formano generalmente a quote superiori agli 8000 m dove l’aria è estremamente fredda (meno di -40° C). Ad altitudini diverse, l’emissione di vapore può invece determinare altri fenomeni come la nebbia, in prossimità del suolo, o particolari tipi di nubi (quali i cirri) a quote molto elevate.

La forma e le caratteristiche delle scie dipende fortemente dalle condizioni dell’atmosfera in cui i gas vengono rilasciati. In aria molto fredda i gas condensano rapidamente formando scie compatte. Se la temperatura esterna è più alta (o se i gas emessi sono molto caldi), la condensazione avviene più lentamente e le scie risultano più larghe. Anche i venti influenzano il fenomeno. Se sono ridotti, la scia rimane compatta più a lungo. Se sono più intensi, la scia si disperde allargandosi. Se la direzione dei venti è variabile infine possono formarsi ramificazioni laterali.

L’incremento del traffico aereo verificatosi a partire dagli anni Ottanta e Novanta ha fatto aumentare notevolmente il fenomeno delle scie che, in corrispondenza degli spazi maggiormente interessati alle rotte aeree, possono ricoprire buona parte del cielo.

Le interpretazione complottistiche

I sostenitori della bizzarra teoria delle scie chimiche affermano che, oltre alle normali scie degli aerei, i nostri cieli sarebbero costantemente solcati da altre scie, con caratteristiche differenti, che sarebbero deliberatamente emesse con specifiche finalità, solitamente malevole. Queste scie anomale avrebbero lo scopo di irrorare l’atmosfera con particolari sostanze chimiche (da cui il nome scie chimiche) che produrrebbero diversi effetti. Tra le varie ipotesi sostenute, citiamo le seguenti. Per alcuni le scie sarebbero il frutto di operazioni militari finalizzate alla creazione di una gigantesca antenna radar gassosa (naturalmente tossica) per il rilevamento di aviogetti stealth. Per altri invece l’emissione delle scie rientrerebbe in un vasto progetto volto a rallentare il preoccupante aumento della temperatura terrestre o a variare comunque il clima1. Per altri ancora si tratterebbe di test di armi biologiche, di gas per il controllo della mente o per altri scopi occulti e terroristici.

Altre ipotesi sono ancora più fantasiose. Ad esempio, secondo la cosiddetta "ipotesi Monsanto", "Vaste aree agricole dopo la comparsa delle scie, sono state letteralmente bruciate e il terreno reso pressoché sterile ai normali semi, ovviamente non a quelli standardizzati per quel tipo di condizioni". Naturalmente questi semi standardizzati verrebbero venduti in esclusiva dalla nota multinazionale agricola.

Alcuni sostengono invece che sarebbe in atto un vasto progetto di vaccinazione coatta della popolazione con agenti biologici e, come effetto collaterale, tale progetto avrebbe addirittura innescato pericolose malattie quali la SARS e l’influenza aviaria. Altri, ancora più radicali, sostengono infine che sarebbe in atto un inquietante programma di riduzione della popolazione mondiale per via chimica.

Naturalmente tutti questi programmi, in gran parte illeciti, sarebbero segretissimi. Esiterebbe una vasta operazione di copertura internazionale e solamente i sostenitori della teoria delle scie chimiche sarebbero venuti a conoscenza del terribile segreto e lo divulgherebbero per salvare l’umanità. Un’opera davvero encomiabile!

Le presunte prove

I sostenitori della teoria delle scie chimiche fanno affermazioni molto eclatanti e quindi dovrebbero applicare il noto principio secondo il quale “affermazioni straordinarie richiedono prove altrettanto straordinarie”. Purtroppo invece (o meglio per fortuna) le prove che essi presentano appaiono molto deboli. La questione fondamentale consiste nel come fare a distinguere le normali scie degli aerei dalle presunte scie chimiche. A tale proposito, in un sito dedicato alle scie chimiche (http://www.rense.com/general4/fre.htm) si legge:

"Le scie chimiche assomigliano inizialmente alle normali scie di condensazione, ma sono molto più spesse, si estendono per tutto il cielo e spesso vengono tracciate a croce, a reticolo e lungo linee parallele. Invece di dissiparsi rapidamente, le scie chimiche si espandono e formano "piume" e "code di cavallo". Nel giro di mezz’ora o meno, si aprono formando tenui formazioni che si uniscono a formare un velo bianco sottile o una ‘falsa nuvola tipo cirro’ che persiste per ore".

Quello che viene descritto come comportamento caratteristico delle scie chimiche è in realtà perfettamente conforme a quello delle normali scie di condensazione che, come abbiamo visto, può essere molto variabile a seconda delle condizioni atmosferiche. Quindi quello proposto non sembra affatto un valido criterio distintivo.

Come ulteriore “prova”, i sostenitori della teoria delle scie chimiche affermano che certe popolazioni avrebbero subito un improvviso aumento di malattie, ma non hanno mai presentato dati epidemiologici convincenti a favore di queste affermazioni. Alcuni sostengono inoltre di aver effettuato analisi chimiche dell’aria al livello del suolo in seguito all’emissione di scie chimiche in quota e di aver trovato tracce anomale di metalli quali alluminio, bario, calcio, magnesio e titanio. Tali analisi sono piuttosto discutibili, tuttavia la presenza di metalli nei gas di combustione di un aereo può essere del tutto normale a causa del distacco di microparticelle metalliche dalle parti in movimento dei motori o da impurezze del carburante.

Origini della teoria

 

Secondo quanto sostenuto da Paolo Attivissimo nel suo sito (http://attivissimo.blogspot.com/2007/02/scie-chimiche.html) si è riusciti a risalire esattamente all’origine della teoria. Attivissimo scrive infatti:

Una volta tanto sappiamo abbastanza precisamente da dove nasce questa teoria. Risale alla metà degli anni Novanta, e fu il giornalista William Thomas a descriverla per primo nel 1997; le sue idee furono diffuse da alcuni popolarissimi programmi radiofonici statunitensi, come quello di Art Bell, che è un appassionato di misteri e complotti (fu il suo talk show a diffondere la storia di John Titor, il "viaggiatore nel tempo").

Thomas è autore di numerosi libri su ogni sorta di complotti, come si può vedere nel suo sito, e afferma di avere varie prove e testimonianze della realtà del fenomeno.

Da allora la teoria ha acquisito molti altri sostenitori che utilizzano soprattutto Internet per diffondere le loro bizzarre affermazioni.

Scie chimiche e politica

Quella delle scie chimiche appare come una delle tante bufale pseudoscientifiche che inondano Internet. Tuttavia la cosa preoccupante è che anche alcune persone investite di responsabilità pubbliche hanno preso la questione molto seriamente intraprendendo iniziative politiche in merito.

Il 24 novembre 2003 il deputato Piero Ruzzante (DS) presentò un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri dell’ambiente e della tutela del territorio, delle infrastrutture e dei trasporti, della salute e della difesa per richiamare l’attenzione delle istituzioni sul presunto inquietante fenomeno delle scie chimiche (il testo dell’interrogazione è disponibile all’indirizzo http://cieliliberi.blogspot.com/2007/03/interrogazione-parlamentare-del.html).

Più recentemente, il 13 giugno 2006, il senatore Gianni Nieddu (DS) ha presentato un’interrogazione parlamentare sullo stesso tema (si veda: http://www.sciesardegna.it/docs/060613iparl.pdf).

Il 31 maggio 2006, tre consiglieri regionali della Sardegna, Davoli, Uras e Pisu (Rif. Com.), hanno presentato un’analoga interrogazione al Presidente della Regione Sardegna e alla Giunta regionale (si veda: http://consiglio.regione.sardegna.it/sito/XIIILegislatura/Interrogazioni/Irg0514.asp).

Delle scie chimiche si parla anche nella prima versione di una proposta di legge presentata al Congresso americano nel 2001 dal parlamentare Dennis Kucinich: il cosiddetto “Space Preservation Act”. Le scie chimiche vengono citate all’interno di un elenco di “armi esotiche” da mettere al bando. Tuttavia nelle successive versioni della proposta di legge, lo stesso Kucinich non parlò più di “armi esotiche”.

Molti citano questi interventi politici come prova a favore della realtà delle scie chimiche, ma naturalmente il fatto che alcuni parlamentari abbiano dato credibilità a queste teorie non significa assolutamente nulla dal punto di vista scientifico. Purtroppo non è la prima volta che uomini politici sostengono affermazioni scientifiche del tutto prive di fondamento.

Considerazioni conclusive

Oltre a quanto esposto finora, anche alcune considerazioni basate sul semplice buon senso fanno apparire del tutto priva di fondamento la teoria delle scie chimiche.

Gli autori delle scie chimiche sarebbero loro stessi vittime delle loro malefatte, visto che sul pianeta respiriamo tutti la stessa aria.

L’operazione di copertura per mantenere il segreto di tutta l’impresa avrebbe dimensioni colossali, dovendo necessariamente coinvolgere centinaia di migliaia di persone nel mondo nei settori dell’aviazione militare e civile, della ricerca, della meteorologia, della climatologia, ecc. Il che appare francamente molto improbabile. Inoltre gli aerei sono sottoposti a minuziose ispezioni e controlli e difficilmente riuscirebbero ad agire indisturbati.

I vari progetti sarebbero coperti da segreto strettissimo, tuttavia l’erogazione delle scie chimiche è una cosa vistosissima e fatta abitualmente anche in pieno giorno. La segretezza del complotto e la palesità dei mezzi utilizzati appaiono quindi fortemente contraddittorie e difficilmente conciliabili.

Infine occorre osservare che, come accade per tutte le più diffuse pseudoscienze, anche intorno alle scie chimiche si è sviluppato un consistente business legato alla vendita di riviste, libri, filmati ecc. Il mistero, il complotto e i segreti vendono e c’è sempre qualcuno che non si fa scrupolo a sfruttare la credulità e l’ingenuità altrui.

Note:

1) L’ipotesi secondo la quale le emissioni degli aerei possano avere una qualche influenza climatica non può essere esclusa a priori. Diversi ricercatori si stanno occupando del problema anche se è presto per giungere a conclusioni attendibili. Si veda ad esempio la pagina: http://www.atmosphere.mpg.de/enid/Nr2JuneO5_Research_5um.html