Vorrei avere delle informazioni riguardo il rhadinovirus KSHV o HHV-8. Grazie mille e complimenti per il sito

L’Herpesvirus associato al sarcoma di Kaposi, KSHV, anche chiamato HHV8 (Human Herpes Virus 8) secondo la nomenclatura internazionale, è un virus appartenente alla famiglia degli Herpesviridae, subfamiglia gammaherpesvirinae, genere radhinovirus. I virus sono tutti parassiti endocellulari obbligati, non hanno , cioè, un metabolismo come quello di una comune cellula, quindi per vivere e riprodursi, necessitano di un apparato che possa cedere loro l’energia necessaria: una cellula da parassitare. Mentre fuori dalla cellula ospite i virus si presentano sotto forma di una struttura chiamata “virione”, costituita da una molecola di materiale genetico (DNA o RNA) avvolto da una struttura proteica più o meno complessa, nelle cellule infettate perdono la loro individualità strutturale per riuscire a penetrare nella cellula ospite e assumere il controllo di parte della loro attività biosintetica (ciclo litico). Gli Herpesvirus sono virus il cui materiale genetico è costituito da DNA a doppio filamento capaci di infettare sia l’Uomo che gli animali. La struttura principale di un virione di herpesvirus è costituita da: un “core” di DNA a doppio filamento, un capside formato da diverse unità proteiche chiamate capsomeri, un tegumento, costituito principalmente da enzimi alcuni necessari durante le prime fasi di contatto e penetrazione del virus nella cellula ospite, altri dalla funzione ancora sconosciuta e infine da un rivestimento glicoproteico nella porzione più esterna che al microscopio appare come una corona di spine.

Struttura del virione di un herpesvirus

Nello specifico il KSHV / HHV8 è un herpesvirus umano responsabile di patologie spesso riscontrate in pazienti immunodepressi come quelli affetti da AIDS o pazienti sottoposti a trapianti o cure chemioterapiche: infatti, oltre al Sarcoma di Kaposi, causa anche un particolare tipo di linfoma, il PEL (Primary Effusion Lynphoma), e la malattia di Castleman, una rara malattia del sistema linfatico. Il virus è così chiamato perchè isolato per la prima volta nel 1994 da Yuan Chang e Patrick S. Moore, utilizzando cellule di pazienti con Sarcoma di Kaposi.

Viriologia:
Dopo l’infezione il virus entra nei linfociti dove può rimanere latente (quiescente) per lunghi periodi. Solo situazioni scatenanti, come le infiammazione o in generale un abbassamento delle difese immunitarie, portano il virus alla fase del ciclo litico. In questa fase il virus comincia a replicare il suo DNA che viene “impacchettato” in nuove particelle virali, pronte ad infettare altre cellule dello stesso o di un nuovo ospite.

Epidemiologia:
E’ un’infezione rara in Nord America ed in Nord Europa dove colpisce meno del 2% della popolazione generale. Qui la modalità di trasmissione più comune pare essere quella sessuale. Omosessuali e bisex sembrano avere un maggior rischio di infezione, fino al 60% come riscontrato in alcuni studi, probabilmente dovuto ad un aumento del numero dei parterns ed ad una maggiore predisposizione degli uomini ad essere infettati, ma le reali cause di questo aumentato rischio non sono note.
Nei paesi mediterranei l’infezione si presenta a bassi livelli che diventano più elevati nell’Africa subsahariana. Qui il più comune tipo di trasmissione sembra essere non sessuale, come lo scambio di saliva durante un contatto orale. Esistono molti casi di bambini che contragono l’infezione, anche se la trasmissione tra madre in gravidanza e feto è molto rara.
Il virus può anche essere trasmesso attraverso il trapianto di organi infetti, visto che lo screening preimpianto non è sempre disponibile.
Recenti studi hanno suggerito che il virus possa anche essere trasmesso attraverso l’uso di aghi infetti, anche se con un’efficienza minore rispetto ad altri virus quali quello dell’epatite B.
In letteratura è riportato che il 95% delle persone che vengono in contatto col virus sono sane e non presentano sintomi e mai li presenteranno, visto che, una volta esposti al virus, l’infezione ha un tempo di latenza molto lungo e che il sistema immunitario di soggetti adulti sani è in grado di tenere il virus sotto controllo mantenendolo a livelli molto bassi nel sangue. In genere i soggetti a rischio sono gli immunodepressi: come i pazienti chemioterapici o coloro che sono stati sottoposti ad un trapianto o ancora pazienti con AIDS. In questi individui il sistema immunitario non è in grado di mantenere il virus sotto controllo sviluppando tumori quali appunto il Sarcoma di Kaposi, il Primary effusion lymphoma e la malattia di Castleman.

Test Diagnostici:
E’ possibile diagnosticare il virus con un esame del sangue solo però su base di ricerca visto che non esiste ancora un vero e proprio test diagnostico approvato dalla FDA ( Federal Drug Administration).

Trattamento:
Ad oggi non esiste ancora un vero trattamento specifico contro l’infezione del virus ma solo contro le cellule tumorali. Sembra che l’approccio migliore per la cura di questi pazienti sia il trattamento contro l’immunodepressione.
Non esiste ancora un vaccino anche se, data la caratteristica del virus di essere naturalmente controllato da un normale sistema immunitario, potrebbe essere una buona strada da seguire.

Link Utili per approfondimento:
per studi di biologia cellulare  http://www-micro.msb.le.ac.uk/3035/HHV8.html
Per nozioni generiche sui virus  http://en.wikipedia.org/wiki/Human_Herpesvirus_8
Per nozioni generiche sulle malattie causate da questo virus  http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/kaposissarcoma.html