Come si formano e quali sono le caratteristiche dei canyon sottomarini?

I canyons sottomarini, sono delle incisioni ripide e profonde con pareti alte sino a 100 m.
Sono caratterizzati da un profilo trasversale a V, presentano lunghezze medie di circa 54 Km, gradiente di 58 m/Km, e profondità della testata 107 m (da Sedimentologia parte terza Ricci Lucchi)
e sono incisi nelle piattaforme continentali.

I Canyons appartengono a sistemi deposizionali complessi costituiti da: Scarpata-Canyon-Conoide-Pianura Sottomarina ognuno dei quali è caratterizzato da dimensioni e da importanze differenti.

In tale sistema il ruolo fondamentale di trasferimento dei sedimenti è svolto dai canyons, quello di deposizione dalle conoidi.

Un esempio di canyon attuale nel Tirreno meridionale, e più precisamente nelle acque delle isole di Ischia, Procida e Ventotene è il canyon sottomarino di Cuma (fig. 1).

Fig 1 : Cartografia dell’area del canyon di Cuma elaborata dal Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico II.


Fig 2: Canyons sottomarini di Ischia a cura di Geo Mare Sud (CNR, Napoli).

La convergenza morfologica tra canyons sottomarini e valli fluviali ha indotto numerosi autori a ipotizzare che i canyons si fossero originati nel corso di fasi regressive pleistoceniche o mioceniche, in condizioni subaeree direttamente ad opera dei corsi d’acqua.
Un’origine di questo tipo potrebbe essere ipotizzabile però, solo per le porzioni superiori dei canyons, mentre resterebbe aperta la questione dell’origine della porzione inferiore.
I grossi corsi d’acqua subaerei certamente hanno favorito la formazione dei canyons riversando il carico solido sul ciglio della scarpata e incrementando, nei periodi di basso eustatico, fenomeni di instabilità e l’innesco di fenomeni gravitativi.
D’altro canto non tutti i canyons sono collegati a corsi d’acqua subarei. Pertanto l’origine dei canyons sottomarini deve essere legata a processi gravitativi subaquei, e a fenomeni erosionali ed essi collegati.