I quadranti

Alcune indicazioni per la costruzione

Un quadrante del L.S. "Marconi" di Sassari

Quadranti e sestanti hanno sempre avuto un importantissimo ruolo nell'Astronomia e nella navigazione. Sostanzialmente si tratta di strumenti a forma di settore di cerchio (90° per il quadrante e 60° nel sestante) utilizzati per misurare l'altezza angolare di un astro rispetto all'orizzonte.

Descriviamo due principali tipi di quadranti; per il loro funzionamento, entrambi richiedono un metodo per identificare l'orizzontalità o la verticalità.


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altezza del Sole

quadrante fisso con verniero

1. quadrante fisso

Il quadrante fisso deve essere posizionato in modo che i suoi due lati si trovino allineati con le due direzioni orizzontale e verticale. Ciò si ottiene con una livella oppure con l'uso del filo a piombo, o di entrambi. Una volta eseguito il controllo, questo quadrante deve conservare la sua posizione. La lettura può essere effettuata utilizzando varie strategie.

Per il Sole, ad esempio, basta fissare un bastoncino nel centro della circonferenza, in posizione perpendicolare al piano del quadrante. Il bastonciono proietta un'ombra che si utilizza come "lancetta" per leggere l'angolo sulla scala graduata.

In alternativa, si può sistemare un'asta libera di ruotare attorno allo stesso centro. Un tubicino, allineato con l'asta, disposto in prossimità del perno e uno schermo, che fa da lettore, posto sull'altra estremità possono funzionare per controllare l'allineamento con i raggi solari.

Per gli astri che non proiettano ombra, il quadrante ha bisogno comunque di un'asta rotante, fornita di due mirini per traguardare l'oggetto.

Vedi anche il quadrante fisso con verniero

Quadranti murali fissi (Museo dell'Osservatorio astronomico di Brera)

 

2. Quadrante mobile

Nel quadrante mobile la verticaltà viene controllata da un filo a piombo che funge anche da "lancetta" per leggere l'angolo.

In questo caso l'astro deve essere traguardato lungo il lato segnato dai 90°, dove può essere posizionato, ad esempio, un tubicino o una coppia di mirini. Non consigliamo di traguardare direttamente il Sole in questo modo, a meno che non ci si fornisca di filtri solari speciali e assolutamente sicuri.

 


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