Orizzonte
La
superficie terrestre ha una forma approssimativamente sferica ma, ai
nostri occhi, ne è visibile solo una piccola parte. Si può
immaginare l'orizzonte come una la linea che limita il nostro
sguardo e lungo la quale sembra che la Terra e la volta
celeste si tocchino.
Dal punto di vista astronomico, l'orizzonte delimita
la parte della sfera celeste che possiamo
osservare.
Il piano dell'orizzonte si può materializzare con la superficie
di un liquido in quiete (superficie di livello libera), nel punto di
osservazione. La perpendicolare ad esso è la verticale
del luogo che passa per lo zenit.
Descriviamo alcuni orizzonti principali:
Orizzonte astronomico: chiamato anche orizzonte
vero, razionale o matematico, è un cerchio massimo
individuato sulla sfera celeste e ottenuto
dalla sua intersezione con un piano passante per il centro della Terra
e perpendicolare alla verticale dell'osservatore. L'orizzonte astronomico
è scelto come piano fondamentale
per il sistema azimutale.
Orizzonte apparente: intersezione della sfera
celeste con il piano orizzontale dell'osservatore, materializzato dalla
superficie di un liquido in quiete. Date le dimensioni della Terra (arbitrariamente
molto piccole rispetto al raggio della sfera
celeste) esso coincide praticamente con l'orizzonte astronomico.
Orizzonte reale o sensibile: è l'orizzonte
che vede realmente l'osservatore e dipende dalla sua quota rispetto
al livello del mare e dalla rifrazione atmosferica che provocano, rispettivamente,
l'aumento delle dimensioni della porzione di sfera
celeste visibile (depressione dell'orizzonte) e una variazione
dell'altezza degli astri (essi sorgono apparentemente in anticipo e
tramontano in ritardo di circa due minuti).
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