Ho notato che, rilevando la pressione atmosferica con un barometro/altimetro da escursione (che ritengo abbastanza affidabile da verifiche effettuate) sul balcone (3-4°) e poi portandolo in casa (circa 22°), si evidenzia una differenza di 5-6 hPa in più in casa. Vorrei sapere, se possibile, per quale motivo si verifica questo.

Il motivo di questa variazione di pressione risiede interamente nel comportamento dei gas in diverse condizioni di temperatura.

Tutti i gas possono essere descritti da una singola equazione, chiamata equazione di stato, che collega tra loro le grandezze Pressione (P), Densità di particelle per volume (n) e Temperatura (T). La forma dettagliata di questa equazione, se si vuole una descrizione accurata in ogni possibile condizione, non è unica, ma in generale si può senz’altro affermare che P è una grandezza crescente al crescere di n o di T.

Nella maggior parte delle situazione usuali, in cui certamente ricade il comportamento dell’aria nelle condizioni atmosferiche standard, il comportamento di un gas può essere descritto tramite l’equazione di stato dei gas perfetti

P=nkT

dove k è una costante universale (detta costante di Boltzmann) il cui valore dipende dal sistema di unità di misura utilizzato e T deve essere la temperatura assoluta (cioè in cui lo zero è posto allo zero assoluto, cioè -273.15°C).

Una spiegazione semplificata potrebbe essere la seguente. Se analizziamo la situazione proposta nella domanda, nella condizione semplificata di densità uguale dentro e fuori casa, si ottiene facilmente la proporzione

Pin:Pout=Tin:Tout

prendendo come valore per la pressione esterna Pout il valore standard di 1013hPa, per la temperatura esterna Tout il valore 277K (corrispondenti a 4°C in scala assoluta) e per la temperatura interna Tin il valore 295K (corrispondenti a 22°C in scala assoluta), si ottiene un valore di 1079hPa per la pressione interna Pin. In queste ipotesi quindi la differenza di pressione instaura una debole corrente d’aria verso l’esterno che diminuisce leggermente la densità interna e che tende a ristabilire l’equilibrio meccanico e termico. Tuttavia le due temperature sono mantenute differenti da sorgenti in azione (l’ambiente esterno con grandissima capacità e il sistema di riscaldamento per l’interno) di conseguenza l’azione della corrente d’aria non è sufficiente a colmare la differenza di pressione tra i due ambienti che resta leggermente superiore all’interno. Un esempio di questo fenomeno sta alla base della creazione delle brezze: se abbiamo due punti della superficie terrestre a differente T, l’aria sovrastante il punto più caldo tenderà a dilatarsi e salire, diminuendo la pressione locale e facendo in modo quindi che in quel punto affluisca l’aria più densa e pesante che si trova nel punto più freddo (dove quindi la pressione locale è maggiore). Fintanto che i due punti restano a differente temperatura (per esempio a causa di un differente irarggiamento solare o di differente capacità termica della superficie locale) si mantiene una differenza di pressione che mantiene in circolo la brezza.

Un altro fattore che può influenzare le differenze di pressione è l’eventuale presenza di vento più o meno forte all’esterno. In un fluido la pressione diminuisce laddove la velocità del fluido aumenta. Di conseguenza se il vento è molto forte potrebbe crearsi una differenza di pressione tra l’esterno  e l’interno dove invece l’aria è ferma. Differenza che verrebbe ulteriormente accentuata dalla differenza di temperatura per motivi simili a quanto detto sopra.

Tuttavia la risposta completa potrebbe anche essere molto diversa in dipendenza di diversi fattori quali per esempio il numero di aperture sull’esterno e quanto buona è la tenuta di porte e finestre (nel caso in cui la stanza fosse chiusa) come anche dalla presenza di eventuali sistemi di tiraggio (camini o ventole di aerazione). Anche se la stanza fosse stata completamente aperta all’esterno sarebbe ragionevole avere una differenza di pressione nel caso in cui la misura fosse stata eseguita nei primissimi istanti di apertura: prima che si instauri l’equilibrio, che certamente si verrebbe a creare con aperture sufficientemente ampie, è necessario che trascorra un certo intervallo di tempo, prima del quale le pressioni sono differenti tra interno ed esterno.

La risposta definitiva può essere data solo conoscendo in dettaglio le condizioni al contorno (proprietà delle aperture, situazione dei venti all’esterno) presenti in quel momento.