vorrei sapere perchè si usa ancora il termine atomo per indicare la parte,indivisibile, più piccola della materia, mentre sappiamo che l’atomo è divisibile e conosciamo le sue particelle sub atomiche. grazie

In effetti il termine atomo
era stato utilizzato prorio perché si riteneva che fossero le particelle
più piccole costituenti la materia, oltre le quali non si poteva
andare. La fisica moderna e le reazioni nucleari hanno dimostrato in questo
secolo come esistano particelle più piccole degli atomi, protoni,
nuetroni (barioni), elettroni, neutrini (leptoni), e che addirittura esistono
particelle ancora più fondamentali come i quark oltre ad un certo
numero di particelle che trasmettono le interazioni nucleari (mesoni)
e le particelle di antimateria (positone, antiprotone, antineutrone).

In mezzo a questa panopilia
di particelle perché utilizzamo ancora il termine atomo?

Fondamentalmente si tratta di
una questione di comodità; infatti, tranne che nella fisica nucleare,
la maggioranza dei fenomeni chimicofisici implicano gli elementi chimici
e quindi i loro atomi (in stati di ossidazione differenti) e quindi risulta
comodo riferirsi agli elementi col termine “atomo”, facendo
una precisazione:

  • precedentemente si riteneva
    che l’atomo fosse la particella più piccola possibile di un
    elemento al di sotto della quale non si poteva andare (atomos = dal
    greco a-teino, “non divisibile”)

  • ora si intende con atomo
    la più piccola particella di un elemento che mantiene tutte
    le caratteristiche chimice dell’elemento in questione su scala macroscopica.
    Così un atomo di idrogeno mantiene le proprietà chimiche
    dell’idrogeno gassoso (tenendo presente che l’idrogeno gassoso è
    bimolecolare, nel qual caso la particella minore è H2)

In questa ottica è ancora
corretto parlare di atomo, come l’ultima particella che caratterizza un’elemento
lo distingue dagli altri elementi (gli elementi sono identificati dal
numero Z, numero di protoni nel nucleo, speculare al numero di elettroni
che contobilanciano al carica elettrica), mentre dividendolo in particelle
subnucleari si perde questa identità; così se divido ipoteticamente
un nucleo di sodio in protoni e neutroni ed elettroni e li mescolo a quelli
del cloro non riesco a distinguere più tra i protoni appartenenti
al sodio od al cloro, mentre se mescolo gli atomi del sodio con quelli
del cloro (supponendo che non reagiscano) posso ancora distinguere i rispettivi
nuclei ad un’analisi di spettroscopia di massa!.

Quindi è corretto l’uso
della parola “atomo” tenendo ben presente a che cosa ci si riferisce
e la distinzione che intercorre tra l’uso che ne veniva fatto agli albori
della fisica nucleare e quello attuale.

Pagine internet utili:

http://www.cronologia.it/mondo42c.htm

questo sito di www.cronologia.it
è abbastanza completo e riassume le tappe cronologiche fondamentali
dell’Atomismo. Effettuando una ricerca col motre di ricerca interno
si avranno ulteriori notizie storiche.